Un’eccellenza casertana che promuove una reale istruzione di qualità
di Marco Miggiano
Un museo all’interno di una scuola? Certo ed è anche una realtà a Caserta. È il “Museo Michelangelo” dell’Istituto tecnico statale Michelangelo Buonarroti. Aperto del 2004 come museo tecnico scientifico, dal 2008 è riconosciuto dalla Regione Campania. È composto da sezioni dedicate alla mineralogia, topografia, storia della misura, storia del disegno, scienze, “calcolo scrittura meccanica audio video” e un giardino delle macchine matematiche.
Ma perché un museo in una scuola? A spiegarlo è Nives Chiavarone, docente di economia aziendale e responsabile del sistema educativo del Museo Michelangelo, “Il Museo è il trampolino di lancio per elevare l’offerta della nostra scuola, per far avvicinare i ragazzi ai mondo museale ma anche la città al nostro Istituto”. Sono innumerevoli, infatti, le iniziative promosse dal Museo, che ha l’obiettivo di costruire un percorso educativo che vada oltre il mero insegnamento in aula.
Raccontare il Museo Michelangelo significa raccontare la storia di una reale istruzione di qualità, un approccio diverso dell’insegnamento, dell’idea di rendere gli studenti partecipi attivamente delle attività della scuola e parte integrante di essa. Il Direttore del Museo, la Dirigente Scolastica Dott.ssa Vittoria De Lucia, ha infatti sempre spinto affinché fossero gli alunni a divenire promotori del Museo. “Gli studenti sono i veri protagonisti di questa esperienza – spiega ancora Nives – Vengono formati in modo da diventare essi stessi delle guide. Accolgono gli studenti delle primarie e delle medie quando vengono in visita ma raccontano anche il territorio casertano attraverso dei progetti di riqualificazione urbana. Sono loro la risorsa di questo museo, il museo sono loro”.
Ragazzi e ragazze che diventano divulgatori scientifici, protagonisti di un racconto della città anche attraverso progetti finanziati dal Ministero della Cultura, come “Esserci per cambiare il nostro quartiere”, l’unica scuola della provincia di Caserta a vincere questo bando. L’Istituto Buonarroti si trova nei pressi di alcuni quartieri difficili della città ma che nascondono piccole meraviglie, piccoli angoli sconosciuti anche agli stessi casertani. Così, l’idea di uscire dalla scuola, dal Museo, e narrare il territorio, far scoprire le storie nascoste della città. E sono sempre loro, gli studenti, i protagonisti di questi percorsi di conoscenza. Ancora, sono stati i cittadini ad entrare nella scuola attraverso attività promosse dal Museo come di corsi di inglese, di informatica o di chitarra.
“Oggi stiamo lavorando a un progetto per i 250 anni dalla morte di Vanvitelli”, spiega la prof.ssa Chiavarone, davvero entusiasta per come i ragazzi hanno risposto in questi anni, “Sono ragazzi fantastici, che si impegnano con dedizione nelle attività del Museo”. Un Museo quello del Buonarroti che nel corso degli anni si è reso poi protagonista anche di connettere in una rete museale altri musei del territorio. Infatti, il Museo Michelangelo è ideatore del sistema museale di Terra di Lavoro, che raccoglie il Museo di Arte Contemporanea di Caserta, il Museo Civico di Maddaloni, il Museo Civico Greco di Mondragone, il Parco della Memoria Storica di San Pietro Infine, il Museo Civico “Raffaele Marrocco” Piedimonte Matese e il Museo della Civiltà Contadina di San Nicola la Strada.