Il 25 giugno nell’Abbazia di Sant’Angelo in Formis si sono celebrati i dieci anni della Fondazione Diana, con un premio all’impegno del giornalista Toni Mira
“Continuare ad alimentare la memoria con azioni concrete, soprattutto in favore dei giovani, promuovendo il sapere, la cultura e la sostenibilità”. È questo il messaggio che ha voluto lanciare Antonio Diana, Presidente della Fondazione Mario Diana Onlus, durante la serata che ha celebrato i dieci anni di progetti, attività, convegni e iniziative realizzati a livello locale e internazionale, ispirati dalla figura dell’imprenditore casertano, brutalmente ucciso per mano della camorra, il 26 giugno del 1985.
L’Abbazia di Sant’Angelo in Formis, domenica 25 giugno, ha accolto circa 200 rappresentanti delle istituzioni, dei media, della cultura, dell’imprenditoria e della società civile, che si sono incontrate con la figura di Mario Diana attraverso il lavoro della Fondazione, scoprendone l’integrità morale, la cura per la sua comunità, la convinta onestà: qualità che neppure la violenza hanno messo a tacere, perchè ancora oggi nel nome di Mario si costruisce futuro e si investe in speranza.
“Istruzione e formazione per i giovani sono stati in questi dieci anni i tratti distintivi della nostra Fondazione – ha continuato Antonio Diana, insistendo che “oggi e per gli anni a venire il nostro obiettivo è e sarà sostenere i talenti, dare aiuto laddove ve ne sia più bisogno e provare a non lasciare indietro nessuno”.
Durante la serata è stato conferito il Premio “Mario Diana” al giornalista, già caporedattore di avvenire, Toni Mira, per per il suo impegno nel promuovere la dimensione sociale dell’uomo attraverso la professione giornalistica, riuscendo a far crescere la consapevolezza dell’importanza della cittadinanza attiva, senza mai dimenticare la dignità umana.
“Ricevere il Premio Mario Diana per me ha un valore ancora più forte perché vuol dire collegarsi a chi ci ha aperto la strada con scelte che rappresentano la voglia di cambiare di questo territorio – ha detto Toni Mira – A noi giornalisti spetta il compito di raccontare la sua storia e quella di tanti altri che hanno scelto di opporsi alla camorra provando, anche noi, a contribuire al cambiamento”.
La premiazione è stata preceduta dalla Santa Messa officiata dal Vescovo di Caserta Pietro Lagnese, che nella sua omelia ha sottolineato a più riprese che Mario Diana è stato l’uomo che “disse ‘no’ alla paura” e ha incoraggiato i presenti a lasciarsi ispirare dal suo coraggio e dalla sua normalità di uomo, cittadino, imprenditore. Auguri alla Fondazione per il suo decennale sono stati inviati via video da partner, amici, collaboratori che vivono in altre regioni d’Italia e all’estero.