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Prendiamoci cura della nostra terra

La Fondazione Mario Diana nuovamente protagonista della Maratona Rai per la Giornata della Terra

Come celebrare la Giornata della Terra, senza essere retorici? È una domanda che ci siamo posti molte volte ma la risposta è sempre arrivata dalla nostra quotidianità. Significa vivere prendendoci cura ogni giorno di ciò che vive intorno a noi? Forse, anzi sicuramente ma la risposta bisogna trovarla nel nostro camminare; camminare domandando, chiederci quale impatto ha il nostro stile di vita sul territorio che abitiamo. Quale beneficio ambientale può ottenere la terra da un comportamento responsabile nei confronti della natura e del prossimo? Dare significato alla giornata del 22 aprile vuol dire proprio domandarsi cosa stiamo facendo, se e come il nostro contributo a un mondo più sostenibile sia di impatto o meno. Formulare ora il classico elenco di buone pratiche ambientali sarebbe riduttivo, utile, ma non essenziale. Quale valore aggiunto potremmo quindi dare durante questa giornata? C’è un verbo che racchiude l’essenzialità del nostro camminare domandando, cioè educare.

Con la potenza di questo verbo ci siamo avvicinati alla Giornata del 22 aprile e alla consueta maratona multimediale promossa da Earth Day Italy e dal Movimento dei Focolari, andata in onda lo scorso 22 aprile su RaiPlay. 13 ore di diretta, in cui è tornato a battere il cuore per la Terra di tutti coloro che per anni si sono incontrati per il Villaggio per la Terra, la più importante manifestazione ambientale che si teneva a Roma e che speriamo possa ritornare il prossimo anno in presenza. In studio Marco Miggiano, responsabile della comunicazione della Fondazione, ma anche uno degli educatori ambientali del progetto Seguimi, il quale ha presentato due video dedicati al tema del riciclo e alla trasformazione dei materiali, destinati ai migliaia di ragazzi e ragazze in ascolto quel giorno. Seguimi è, infatti, un format dedicato alle scuole e a chi le attraversa, dai docenti, al personale ATA passando per le famiglie degli studenti. Azioni di educazione ambientale immaginate per tutte le fasce di età, così da dare possibilità ai docenti o ai dirigenti scolastici di scegliere quali attività meglio si adattino al proprio territorio, attraverso un sito web dedicato, totalmente gratuito. Un progetto immaginato per educare, quindi, alla circolarità della vita ma anche quella dei materiali, che se avviati a riciclo diventano risorse preziose. Seguimi, un progetto che nel nostro piccolo abbiamo realizzato alcuni anni fa, ma che ora diventa un hashtag scelto per promuovere l’incontro di Papa Francesco avvenuto il 18 aprile con 53mila adolescenti che da tutta Italia sono andati in pellegrinaggio fino a Piazza San Pietro. Anche loro avranno camminato domandando, con l’entusiasmo tipico dei giovani. E allora, come loro, poniamoci tutti i giorni le domande giuste per ridare dignità e celebrare la nostra casa comune.  

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