“Il cervello ‘fino’ dell’imprenditore sapeva coniugare capitali e filantropia. Forse non conosceva neppure Olivetti e il suo modello aziendale ed etico, non gli appartenevano gli studi economici, aveva però talento e fiuto e un grande rispetto per la dignità delle persone. Aveva intuito che per sfuggire ai gangli della camorra, sempre pronti ad attorcigliarsi attorno…
![](https://www.fondazionediana.com/wp-content/uploads/2017/06/19248080_1148767961896010_9098670718889421534_n.jpg)