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Princess auto – un’officina meccanica per donne

“Princess auto” – L’officina della principessa dove a riparare un guasto o le gomme ci sono due giovani ragazze con il velo, le mani sporche di grasso e il sorriso felice di chi ha realizzato un sogno, dando scacco alla povertà.

Il Covid ci ha reso più poveri e ci costringe ad essere più sostenibili e attenti agli ultimi.
Sradicare la povertà in tutte le sue forme rimane una delle maggiori sfide per l’umanità ed è anche il goal numero 1 dell’Agenda 2030 dell’Onu. La rapida crescita di paesi come la Cina e l’India ha sollevato milioni dalla povertà, ma i progressi sono stati diseguali. I cambiamenti climatici, i conflitti, l’insicurezza alimentare e ora anche il Coronavirus sono fattori determinanti sui numeri della povertà. Dalle ultime indagini Istat sono 1 milione e 800mila le famiglie che, in Italia, vivono in povertà assoluta. Famiglie con bambini piccoli, anziani e persone sole o malate e la maggioranza si vergogna di essere povero. Le donne hanno maggiori probabilità di esserlo rispetto agli uomini perché hanno meno lavoro retribuito, meno istruzione e possiedono meno proprietà. Eppure due di loro in Marocco hanno sfidato i pregiudizi e hanno aperto un’officina, trasformandosi in meccanico con il velo.

La storia 

Ci sono dieci milioni di giovani in Marocco e l’80% di loro è disoccupato. Najlae Lachqar è una ragazza di 23 anni che vive a Tetouan, nel nord conservatore del Marocco, con sua madre, suo padre e sei dei suoi 11 fratelli. Gli altri sono emigrati in Spagna per cercare delle opportunità. Per le donne l’unica possibilità di impiego è lavorare come cuoco, pasticcere o parrucchiera.
Najlae ha un sorriso contagioso, anche se è ricoperta di grasso. Sin da piccola era affascinata da auto e moto; adorava smontare le parti della macchina e rimetterle insieme, ma la meccanica è una passione solo per gli uomini. Invece anche sua sorella Rajae, di un anno più giovane impazzisce di fronte a motori, freni, ruote. Avevano cominciato la scuola per infermiere quando si sono imbattute in un programma di formazione per meccanici sponsorizzato da una ONG americana. Due anni di formazione e uno stage avrebbero trasformato il sogno in realtà, sfidando anche tutti i pregiudizi della città su un lavoro prettamente maschile. Non è stato facile e i momenti duri sono stati parecchi. “Quando vai nelle aziende per cercare lavoro, ti dicono, ti chiamo più tardi. Ma non lo fanno mai”., spiega Najlae che insieme alla sorella hanno voluto sfidare precarietà e stili sociali per aprire “Princess auto”, l’officina della principessa dove a riparare un guasto o le gomme ci sono due giovani ragazze con il velo, le mani sporche di grasso e il sorriso felice di chi ha realizzato un sogno, dando scacco alla povertà.

Conoscere
Quali sono i numeri della povertà del mondo? Ecco alcune cifre per accrescere la nostra consapevolezza

34.3 milioni è il numero di persone che, a causa della pandemia, vivono sotto la soglia di povertà;
1.90 dollari sono i soldi quotidiani con cui vive l’80% della popolazione nel Sud-Est asiatico e nell’Africa Sub sahariana;
1 su 10 nel mondo una persona su dieci vive in condizioni di estrema povertà.

Agire
Anche tu puoi fare qualcosa per abbassare la soglia di povertà nella tua comunità. Ti proponiamo tre azioni semplici.

Apri il tuo armadio: quanti vestiti, scarpe, accessori che non indossi da secoli e che hanno come destino la spazzatura. Rinfrescali e regalali ai centri Caritas o di assistenza della tua città, puoi sollevare una famiglia da spese necessarie ma che non si possono permettere.
Regala un pasto a settimana: un dollaro e novanta centesimi è la cifra con cui vive una persona in una paese povero. Metti da parte l’equivalente rinunciando a qualcosa di piccolo e a fine mese fai una donazione ad un centro che sfama i poveri.
Vigila sui tuoi governanti: al Parlamento siede un tuo rappresentante. Chiedi come sta agendo per sconfiggere la povertà, informati sulle leggi che dovrebbero sostenere le fasce deboli e organizza degli incontri per sensibilizzare sul tema.

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Raccontaci il tuo goal per ridurre la povertà sui nostri social.

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